​Nuoto, la FINA annuncia la nascita della ‘categoria aperta’ per gli atleti transgeder

​Nuoto, la FINA annuncia la nascita della ‘categoria aperta’ per gli atleti transgeder
Nuoto, la FINA annuncia la nascita della ‘categoria aperta’ per gli atleti transgeder
Lia Thomas

La Federazione Internazionale del nuoto sarà il primo ad accettare e far gareggiare i nuotatori transgender grazie alla nuova politica di inclusione di genere

La creazione della ‘categoria aperta’ è stata approvata durante il Congresso straordinario – che si è svolto durante i Campionati Mondiali a Budapest – da oltre il 70% delle Federazioni affiliate alla FINA.

Addio alla leggendaria attivista LGBTQ+ trans d’America, Gloria Allen

​Un vittoria per tutti gli atleti transgender però allo stesso tempo la FINA ha deciso di mettere delle regole, infatti, ha deciso di vietare agli atleti che hanno superato la pubertà maschile di prendere parte a competizioni femminili. E inoltre sarà istituito un gruppo di lavoro che dovrà decidere una categoria di competizione aperta per tutti gli atleti “indipendentemente dal loro sesso, sesso legale o identità di genere”.

Husain Al-Musallam, presidente della FINA in merito alla storica decisione ha dichiarato che: ‹‹ Dobbiamo proteggere i diritti dei nostri atleti a competere, ma dobbiamo anche proteggere l’equità competitiva nei nostri eventi, in particolare la categoria femminile alle competizioni FINA››.

Pennsylvania, l’accusa di omosessualità sarà rimossa dal codice penale

Il nuovo documento della FINA precisa che gli atleti transgender da maschio a femmina potranno ancora gareggiare nelle categorie femminili “a condizione che non abbiano sperimentato alcuna parte della pubertà maschile oltre il Tanner Stage 2 – che segna l’inizio dello viluppo fisico – oppure prima dei 12 anni, a seconda dell’età successiva”.

Quindi con questa regola l’atleta Lia Thomas – la prima nuotatrice transgender a vincere un titolo nazionale di College statunitense – dovrà attendere per competere nella categoria femminile.

Catania, suicida 15enne transgender

Mentre per quanto riguarda gli atleti transgender da donna a uomo potranno tranquillamente continuare a competere nelle categorie maschili però per le categorie dei tuffi da grandi altezze e della pallanuoto saranno obbligati a presentare un modulo di ‘assunzione di rischio’.

‹‹ La FINA accoglierà sempre ogni atleta. La creazione di una categoria aperta significherà che tutti avranno l’opportunità di competere a livello d’élite. Non è stato fatto prima, quindi la FINA dovrà aprire la strada. Vogliamo che tutti gli atleti si sentano coinvolti nella possibilità di sviluppare idee durante questo processo››.

Decisione della FINA che – sicuramente – farà molto discutere e scatenare sterili e violente polemiche da parte delle associazioni e partiti di estrema destra e religiosi dichiaratamente transfobici e anti-LGBTQ.

Suggerisci una correzione


In vendita su AMAZON

Ebook a 0.99 euro

Copertina rigida a 19.24 euro

Copertina flessibile a 12.48 euro

Clicca qui per acquistarlo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

A note to our visitors

This website has updated its privacy policy in compliance with changes to European Union data protection law, for all members globally. We’ve also updated our Privacy Policy to give you more information about your rights and responsibilities with respect to your privacy and personal information. Please read this to review the updates about which cookies we use and what information we collect on our site. By continuing to use this site, you are agreeing to our updated privacy policy.