La Pedofilia Vaticana è una piaga rimasta per decenni nascosta, “grazie” a ecclesiastici compiacenti e “pagamenti” cospicui da parte della stessa Chiesa Cattolica per tenere tutto nascosto. Dopo che il vaso di Pandora è stato scoperchiato, le autorità ecclesiastiche hanno cercato di correre ai ripari ma oramai lo scandalo era scoppiato a livello planetario. Molte parole ma poca azione per cercare di frenare e punire i responsabili di questi crimini.
Papa Francesco ha varato una Legge “Motu proprio” che prevederebbe un maggiore inasprimento nei confronti degli ecclesiastici che si macchiano di insabbiamento nei casi di pedofilia vaticana. Una legge rivolta ai Vescovi che saranno rimossi dal loro incarico.
La nuova Legge “Motu proprio” firmata Papa Francesco prevede l’aggiunta tra le “cause gravi” scritte nel Diritto Canonico per la rimozione dall’ufficio ecclesiastico (Vescovi, eparchi, superiori maggiori) anche la negligenza nei casi di pedofilia vaticana.
5 articoli in cui si prevede che se ci fossero indizi seri, la stessa Congregazione dei Vescovi potrà incominciare a indagare sui vescovi coinvolti, fino a decretarne la rimozione dal loro incarico ecclesiastico. Ovviamente l’ultima parola spetterà sempre al Pontefice, affiancato da uno specifico collegio che lo aiuterà nella decisione. Un collegio che forse sarà composto di cardinali e vescovi.
Ecco cosa ha scritto lo stesso Pontefice: “Il compito di protezione e di cura spetta alla Chiesa tutta, ma è specialmente attraverso i suoi Pastori che esso deve essere esercitato” e continua affermando che bisogna “impiegare una particolare diligenza nel proteggere coloro che sono i più deboli tra le persone loro affidate“.
Sarà l’ennesimo fuoco di paglia?
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