Alcuni giorni fa, il Governatore dello Stato della Georgia (Stati Uniti) Nathan Deal (Partito Repubblicano) aveva deciso di mettere il veto al discusso disegno di Legge anti-LGBT che avrebbe permesso ai semplici cittadini, associazioni e commercianti di potersi rifiutare di erogare servizi a coppie o persone gay.
Un cambio di rotta dovuta all’enorme pressione e dal pericolo di boicottaggio dai colossi dell’industria cinematografica di Hollywood (Marvel, la The Walt Disney Co e la Netlix) e anche dalla Microsoft e le altre grandi industrie tecnologiche.
Un boicottaggio che avrebbe alleggerito di molto le casse dello Stato della Georgia, visto che con le agevolazioni fiscali era riuscita a convincere le grandi produzioni cinematografiche a girare i film o serie televisive nei loro studi cinematografici.
Purtroppo dopo il passo indietro del Governatore dello Stato della Georgia, Nathan Deal, dobbiamo registrare un caso analogo ma dal finale amaro.
Il Senato dello Stato del Mississippi (Stati Uniti) ha approvato la norma denominata, il “Religius Liberty Accammondations Act” che consente ai funzionari pubblici e alle attività di poter licenziare o non fornire servizi semplicemente appellandosi all’obiezione di coscienza che accetta solo ed esclusivamente il matrimonio tra uomo e donna. Nella sostanza questa norma consente la discriminazione a base religiosa.
Al contrario del suo collega dello Stato della Georgia, il Governatore dello Stato del Mississippi il repubblicano Phil Bryant ha firmato il “Religious Liberty Accommodations Act”.
E così l’omofobia di Stato è servita.
Eccovi il link dell’articolo originale pubblicato dal sito cbsnews.
Fonte: Uaar; Huffington Post Usa; Cbs News.