Le ceneri di Matthew Shepard (Icona dei diritti civili LGBT), 20 anni dopo il suo brutale omicidio perché gay trovano finalmente il meritato riposo nella National Cathedral di Washington insieme al Presidente degli Stati Uniti d’America, Woodrow Wilson e all’attivista Helen Keller.
Un omicidio che segnò l’America
Il suo omicidio nel 1998 (Oggi Matthew avrebbe 41 anni) segnò una svolta radicale nelle battaglie sui diritti civili dei cittadini statunitensi LGBT.
Il passaggio fatale di Matthew
Matthew, allora 21enne, si trasferì dalla sua città Casper a Laramie (Stato del Wyoming) per studiare presso l’Università locale. Una sera, in un bar chiese un passaggio a casa a 2 ragazzi. Aaron James McKinney e Russel Arthur.
5 giorni agonia e poi la morte
I 2 lo rapinarono, lo picchiarono selvaggiamente per poi lasciarlo legato a una staccionata. Il giovane Matthew Shepard morì 5 giorni dopo l’aggressione. Durante il processo Aaron James MaKinney e Russel Arthur confessarono di averlo torturato solo perché gay.
Matthew Shepard sepolto a Washington 20 anni dopo il suo omicidio
20 anni dopo il suo brutale omicidio, Matthew ha ottenuto la degna sepoltura che si meritava. Una figura diventata di diritto una icona per i diritti civili LGBT.