Madre Teresa di Calcutta la Santa dal lato oscuro

Madre Teresa di Calcutta la Santa dal lato oscuro

Il 4 settembre 2016 in una piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni esteri dei maggiori Governi internazionali, sotto la stretta sorveglianza delle forze dell’ordine, Papa Francesco ha dichiarato Santa Madre Teresa di Calcutta, la suora dei poveri e Premio Nobel per La Pace nel 1979.

Proclamata Beata da Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016.

Anjeze Gonxhe Bojaxhiu, vero nome di Madre Teresa di Calcutta di origine albanese e naturalizzata indiana, nata il 26 agosto nel 1910 e deceduta il 5 settembre 1997 a Calcutta (India) è salita agli altari della Chiesa Cattolica grazie al suo lavoro presso i poveri di Calcutta. Nel 1952 la stessa Madre Teresa di Calcutta fonda il suo personale ordine religioso delle Missionarie della Carità.

La sua beatificazione è stata accolta da molti come un dono dal cielo per quello fatto da Madre Teresa di Calcutta per i poveri ma non tutti sono di questo parere.

Christopher Hitchens, saggista anglo-americano è stato un forte critico della Santa di Calcutta, definendola in un articolo del 2003 una “Ultra-reazionaria fondamentalista, anche in termini cattolici ortodossi”. Per quanto riguardava l’aborto, la pratiche anticoncezionali e il divorzio.

A tale proposito l’Huffington Post Italia riporta una dichiarazione del 1994 fatta durante una visita alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton: “La più grande minaccia per la pace, oggi, è l’aborto: si tratta di una guerra contro il bambino, dell’uccisione di un innocente perpetrata dalla stessa madre. Come possiamo dire ai popoli di non uccidersi tra di loro, se accettiamo che una madre uccida suo figlio?”. Parole molto forti e chiare relative all’aborto!

Oltre all’accusa di fondamentalismo cattolico, troviamo quella di proselitismo tra le persone che aiutava attraverso le sue missioni. Accusa lanciata nel 2015 dal Leader Nazionalista indiano Mohan Bhagwat.

I ricoveri dell’ordine creato da Madre Teresa di Calcutta (Le Missionarie della Carità), secondo le dichiarazioni di ex collaboratori sarebbero nella realtà, luoghi di sofferenza dove i malati non vengono curati a dovere ma “condotti” al passaggio per il Paradiso, anche perché secondo la stessa Madre Teresa di Calcutta “La sofferenza è un dono di Dio”.

Poche cure mediche, igiene precario come le strutture, malati terminali insieme a malati in via di guarigione. Ecco le reali condizioni nei centri di ricovero come affermato nel 2013 da uno studio canadese in cui si affermava cheNelle missioni della religiosa, due terzi dei pazienti aspetta invano di ricevere le cure mediche, mentre gli altri vi si recano per morire senza ricevere cure adeguate”. Accuse pesanti e provate.

Ombre oscure anche sui notevoli finanziamenti ricevuti nel corso dei decenni attraverso donazioni giunte da tutto il mondo. Donazioni utilizzate per la costruzione di missioni in mezzo mondo ma nessun investimento per le cure mediche e l’assistenza medica dei più sfortunati. Alla fine dove sono custoditi tutti quei soldi?

Il fascino dei regimi dittatoriali di destra nei confronti della religione cattolica e del suo apparato è nota da decenni e anche Madre Teresa di Calcutta non ha fatto eccezione.

Jean-Claude Duvalier (1951-2014) conosciuto anche come “Baby Doc” o “Bebé Doc”, dittatore di Haiti dal 1971 al 1986 (Salito al potere dopo la morte di suo padre) nel 1981 concesse a Madre Teresa di Calcutta la Legion d’Onore di Jean-Cluade Duvalier. Lo stesso dittatore Duvalier è stato accusato di crimini contro l’umanità, traffico di droga e di organi umani ha sempre sovvenzionato con sostanziosi finanziamenti l’opera misericordiosa della Santa dei poveri.

Charles Keating, miliardario e cattolico estremista è stato uno dei più grandi truffatori degli Stati Uniti d’America. Arricchito ai danni dei piccoli risparmiatori, durante il processo a suo carico nel 1992 fu difeso da Madre Teresa di Calcutta. Pure lui era un ottimo finanziatore della causa della santa dei poveri.

Il Vaticano è libero di beatificare e santificare chi vuole ma dovrebbe basarsi di più sulla storia del futuro Santo o Beato e non solo sui presunti miracoli.