Lettonia VS Italia: 10 a 0!

Nel nostro paese si è ormai abituati a sentire commenti omofobi da parte dei politici nazionali, da parte dei membri del clero cattolico, da parte di associazioni cattoliche e da semplici cittadini che alimentano i casi di aggressione, atti di bullismo nei confronti dei cittadini LGBT italiani.

I cittadini LGBT italiani vengono ricordati solitamente nel periodo di campagna elettorale, in particolar modo per quelle nazionali, dove i discorsi a favore del riconoscimento di quei diritti lungamente disattesi si sprecano sia a destra, sia al centro e sia a sinistra per poi essere ‘magicamente’ dimenticati una volta conquistata la ‘poltrona.

Anche se l’Italia fa parte dell’Unione Europea, in cui la maggior parte delle nazioni membri hanno riconosciuto il matrimonio omosessuale, i PACS, le adozioni per le coppie dello stesso sesso e altri diritti fondamentali per i cittadini LGBT, l’Italia continua a far finta di nulla. Neppure il riconoscimento delle coppie omosessuali sposate all’estero si è riusciti a renderle legale!

Alla fine l’Italia non si è fatta contagiare dalla democrazia delle altre nazioni europee, facendosi superare anche da nazioni dell’ex blocco sovietico! Nazioni con un alto tasso di omofobia!

Una nazione di queste ha dimostrato di essere anni luce davanti a noi in fatto di democrazia. E questa nazione è la Lettonia!

La Lettonia è stata una ex Repubblica Sovietica, (N.d.A. Riconosciuta indipendente dalla stessa Unione Sovietica il 9 dicembre 1991) mentre adesso fa parte a pieno titolo dell’Unione Europea e della zona Euro e dove l’attuale Ministro degli Esteri ha dichiarato pubblicamente di essere omosessuale. Il primo personaggio politico omosessuale dichiarato dell’ex Unione Sovietica! E pensare che in Russia, il cuore dell’ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, i giovani cittadini LGBT tra i 20 e i 30 anni sono costretti all’esilio negli Stati Uniti a causa dell’omofobia del regime di Putin!

In Lettonia è accaduto che una deputata del Partito di Governo, Inga Priede sia stata costretta a delle scuse pubbliche e dimissioni immediate dalla sua carica pubblica per aver dichiarato: “L’unica linea di governo che in precedenza c’era stata era appunto quella dei gay, che ha causato uno shock nelle nascite delle nostre aree rurali. Grazie a Dio! I tedeschi a suo tempo (i gay) li hanno fucilati: da allora il tasso di natività sta migliorando”.  Frasi al limite dell’omofobia e razzismo. Bisogna ricordare che durante il Secondo conflitto mondiale, la Lettonia fu occupata dai Nazisti, i quali sterminarono centinaia di suoi connazionali omosessuali! E in Italia?

Inga Priede

Basta leggere le seguenti dichiarazioni rilasciate dal Senatore Giovanardi: “La battaglia dei movimenti gay ha come obiettivo la parificazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso e l’acquisto di bambini. I gay vogliono poter adottare bambini o assemblarli attraverso l’acquisto sul mercato di materiale genetico e l’utero in affitto, attraverso pratiche di sfruttamento della disperazione e della povertà di chi è costretto, soprattutto nei paesi del terzo mondo, a vendersi per soddisfare i capricci di ricchi signori dei paesi ricchi, privando i bambini del sacrosanto diritto di avere un padre e una madre. Non soltanto il Nuovo centro destra ha votato contro l’istituzione del registro in Consiglio comunale a Modena ma, a livello nazionale, sta bloccando ogni tentativo di aprire la strada a nuove forme di schiavitù“.

Non si è dimesso! Non ha fatto delle pubbliche scuse! Nessuna reazione da parte della stampa! Niente di niente! Purtroppo non sarà né la prima né l’ultima volta che sentiremo questi pensieri omofobi nel nostro Paese e sino a quando non ci saranno delle risposte e azioni concrete per arginare l’omofobia di Stato nel nostro Paese!