Andrea SannaAlcuni membri dell’Unione Europea sempre più ostili alla comunità LGBTQIA
La lista dei membri dell’Unione Europea che mettono in discussione la tutela dei diritti dei cittadini LGBTQIA si sta poco alla volta allungando. E così dopo l’Ungheria e la Bulgaria, anche la Slovacchia potrebbe avere la sua Legge anti-LGBTQIA.
La Slovacchia a breve potrebbe adottare delle norme che limiterebbero la “propaganda LGBTQIA” all’interno degli edifici scolastici. Il seguente Disegno di Legge – proposto dalla Destra Nazionalista ai suoi alleati di Governo – avrebbe lo scopo di “proteggere i bambini” da influenze valutate in forte contrasto anche con la Costituzione della Slovacchia. Una proposta che ha scatenato diversi malumori anche all’interno della stessa maggioranza di Governo.
Questa proposta andrà a definire cosa s’intende per “l’orientamento sessuale non tradizionale” e a vietare la “promozione” nelle scuole di ogni ordine e grado. E le scuole che violerebbero la nuova Legge rischiano delle multe fino a 30.000 euro.
I legislatori di questa Legge – quattro deputati del Partito Nazionale Slovacco (SNS) tra cui lo stesso leader Andrej Danko – hanno dichiarato che “la società, è fondata sui valori tradizionali che definiscono il matrimonio come l’unione esclusiva tra uomo e una donna” e inoltre che “il Disegno di Legge cerca di proteggere i bambini e i giovani da influenze che potrebbero essere in conflitto con i principi costituzionali”.
In caso di approvazione da parte del Parlamento, la Slovacchia si unirebbe all’Ungheria e alla Bulgaria nella crociata contro la comunità LGBTQIA. Una deriva molto pericolosa per l’intera Unione Europea che deve essere fermata immediatamente.