Atto vandalico di estrema destra contro l’Arcigay di Catania
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo la sede dell’Arcigay di Catania è stata oggetto di un vile atto vandalico di matrice fascista.
Le saracinesche arcobaleno della sede sono state imbrattate con della vernice nera e con delle scritte che inneggiavano al fascismo: “Viva il Duce” e “Anno 103 era fascista”.
Un episodio che ha scosso e indignato profondamente la comunità locale e nazionale. L’Arci ha definito l’attacco come “gravissimo e vigliacco”, affermando inoltre che l’atto vandalico alla sede dell’Arcigay è un attacco diretto a tutte le persone che credono nei valori dell’uguaglianza, nei diritti civili e nella democrazia.
Vera Narra (presidente della sezione Arcigay di Catania): “Siamo più forti di qualsiasi scritta di odio. Invitiamo la cittadinanza a rimanere unita contro ogni forma di odio e a non lasciare che il fascismo si riaffacci sulle nostre strade”.
Un chiaro segnale dell’aumento dell’odio nei confronti della comunità LGBTQIA.
La lotta contro l’odio e l’intolleranza è una guerra che riguarda tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Come ha affermato l’Arci: “Siamo tutti sotto lo stesso arcobaleno”.