La scrittrice britannica di Harry Potter attacca gli asessuali nella Giornata Internazionale dell’Asessualità
La madre di Harry Potter passa più tempo a pubblicare attacchi alla comunità LGBTQIA che a fare pubblicità alla nuova serie in produzione della HBO su Harry Potter.
Da settembre a novembre 2024 – secondo Variety – J.K. Rowling ha pubblicato su X ben 200 post contro i diritti delle persone transgender mentre solo 9 in merito alla nuova serie del “suo” maghetto. Un segnale che indica che la sua priorità è la crociata personale contro la comunità LGBTQIA, in particolare contro la comunità transgender.
Domenica 6 aprile si è celebrata la giornata internazionale dell’asessualità, definito dalla Rowling un “giorno di falsa oppressione” affermando poi che coloro che la celebrano sono persone “che [vogliono] che perfetti sconosciuti sappiano che non hanno voglia di scopare”.
Attraverso il sito PinkNews è arrivata la replica alla Rowling da parte della co-creatrice dell’International Asexuality Day Yasmin Benoit.
“Molte persone hanno iniziato a parlare della Giornata internazionale dell’asessualità grazie all’odio di JK Rowling. (…) Sta diventando un argomento di conversazione in così tanti spazi che non avevo mai visto prima, ma per una ragione negativa. Ha in un certo senso dirottato l’occasione. (…) Ci sono state persone che hanno commentato dicendo che le persone asessuali non esistono, la comunità asessuale non esiste, ma è come se ci fosse letteralmente una comunità di persone asessuali che ne parla in questo momento. Tipo, non so cos’altro potrei dirti. Molti di loro dicono che è un disturbo mentale, alcuni hanno persino detto che è un effetto collaterale degli SSRI o che fa parte dell’agenda trans. Ecco perché gran parte del mio lavoro si è concentrato sulle protezioni legislative per la comunità asessuale, perché questa è la conseguenza della consapevolezza”.