A Manfredonia, in provincia di Foggia si è registrato l’ultimo episodio di omofobia ai danni di un ragazzo
Insulti e lanci di bottiglie, fortunatamente senza conseguenze. Fabio questo il nome del ragazzo, dopo essere stato aggredito, come riportato dal sito Gay.it, ha riferito tutta la vicenda a Francesca Brancati, scrittrice, attivista e sua amica che ha postato un video di denuncia su Facebook.
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“Questa sera un mio amico passeggiava con il suo cane nei pressi della piazzetta di Manfredonia, nello spazio sottostante la piazzetta, quando a un certo punto una scarica di bottiglie di vetro piove da un balcone, dalla terrazza, e per fortuna, diciamo, non colpisce il bersaglio. Tutto questo è stato seguito da una raffica di insulti, o meglio sghignazzate, e versi di natura omofoba. Sembra quasi fatto apposta in un periodo in cui si sta discutendo moltissimo della legge Zan, gli animi sono veramente molto caldi”.
Francesca Brancati
Sempre nel video di denuncia, Francesca Brancati ribadisce la sua delusione di quanto accaduto a Manfredonia, città accogliente ma non immune dall’omofobia.
“Sono molto marginali questi episodi però accadono e accadono anche perché evidentemente si sta parlando molto, anche nelle famiglie suppongo. Si accende la TV, si ascolta il telegiornale, e semmai ci si scambia delle opinioni. E quando si scambia, il problema non sussiste. Quando si prendono delle posizioni radicali rispetto all’intolleranza, che poi diventa pericoloso. Con questo, non do la colpa solo agli educatori e quindi alle famiglie se tutto questo accade e se i nostri ragazzi con le bottiglie non ci giocano come facevamo una volta noi, quando ci mettevamo in cerchio e facevamo obbligo o verità, ma preferiscono scagliarle contro una persona omosessuale solo perché ha i calzini a pois o porta uno Shar pey al guinzaglio”.
Francesca Brancati