“Castrarli e ucciderli” queste le parole d’ordine dei soldati russi nei confronti dei gay ucraini
Nella guerra tra l’Ucraina e la Russia, sarebbero stati commessi dei crimini di guerra nei confronti della comunità LGBTQ+ ucraina da parte dell’esercito russo. Questo l’allarme lanciato da Tim M. alias ‘Peg Leg’ dalla città di Sumy.
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Tim M. è un investigatore specializzato nel rintracciare i trafficanti di esseri umani in tutto il mondo e attualmente sta indagando sui crimini russi nei confronti dei gay.
Secondo le sue indagini: ‹‹ Da quello che ho visto, c’è una vile agenda anti-gay incluso un piano per castrarli e ucciderli››. Violenze non solo rivolte contro i gay ma anche contro le lesbiche e trans.
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‹‹ È molto peggio di quanto la gente possa immaginare negli Stati Uniti d’America. Abbiamo video, resoconti di testimoni oculari, abbiamo prove e questo è il tipo di cosa che sarebbero notizie in prima pagina su tutti i giornali se accadessero in un sabato sera a casa a Las Vegas››.
Una situazione agghiacciante.
Inoltre l’investigatore calca la mano affermando che i russi – non è una novità – trovano l’omosessualità ripugnante e contro le leggi della natura.
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Non dimentichiamoci che da anni in Russia è stata istituita l’Omofobia di Stato con Leggi che limitano e condannano sia la comunità LGBTQ+, l’omosessualità e le associazioni che si battono per il riconoscimento dei diritti civili.
Foto di copertina: Amber Clay da Pixabay
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