Il Sudafrica una nazione aperta alla comunità LGBTQIA sta scivolando nell’oblio dell’omotransfobia
Una nazione che nella sua Costituzione garantisce l’uguaglianza per tutti i cittadini, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o dalla propria identità di genere, sta attraversando una crescente ondata di odio e violenza ai danni della comunità LGBTQIA.
L’episodio più drammatico di quest’ondata di odio è accaduto il 10 agosto di quest’anno, quando una giovane donna transgender (22 anni), Clement Hadebe è stata rinvenuta senza vita a Johannesburg con numerose ferite da arma da fuoco.
Un assassinio che ha scatenato una serie di reazioni negative sui social, dove molte incolpavano Clement Hadebe per la sua identità di genere. Pura transfobia. Una delle tante sfide che affronta quotidianamente l’intera comunità LGBTQIA sudafricana.
Secondo degli esperti e le organizzazioni che si battono per la protezione dei diritti civili LGBTQIA non sono rimasti in silenzio e hanno espresso profonde preoccupazioni per quanto sta accadendo nel Paese.
In particolare per il silenzio da parte del Governo sudafricano sugli episodi di violenza contro le persone della comunità LGBTQIA che potrebbe essere una forma di complicità silenziosa che potrebbe minare i diritti fondamentali di questi cittadini.
Sia la comunità internazionale sia le organizzazioni per i diritti umani chiedono al Governo sudafricano un maggiore impegno nel proteggere i diritti civili dell’intera comunità LGBTQIA e combattere l’odio, la discriminazione e la transfobia.