In Russia otto persone multate perché sembravano troppo gay

In Russia otto persone multate perché sembravano troppo gay

Episodio kafkiano quello accaduto a otto avventori di un nightclub russo

 A Tula (Russia) le autorità hanno fatto irruzione all’interno di un nightclub, dove otto avventori sono stati arrestati e poi multati perché “sembravano troppo gay”.

L’episodio è accaduto a febbraio scorso ma è stato rivelato solo adesso, dopo un attenta analisi dei documenti del tribunale di Tula da parte del media indipendente Verstka.

Secondo quanto riportato nella documentazione, le forze dell’ordine hanno arrestato almeno otto persone presenti all’interno del nightclub durante la retata. Le accuse sono state di “tentare di suscitare interesse per relazioni sessuali non tradizionali”. Reato in Russia dopo l’approvazione della Legge anti-LGBTQIA (2013), utilizzata soprattutto per la repressione del movimento LGBTQIA in Russia ma quasi mai utilizzata per chi indossa abiti considerati “non maschili”.

Nella descrizione della polizia, si legge di uomini con “croci di nastro nero incollate ai capezzoli” e “corsetti in stile femminile” indossati sul corpo nudo. Oltre a capelli arancioni brillati e tatuaggi rossi sul viso, un “kimono sbottonato” e “calzini rosa”.

Solo uno degli accusati è stato scagionato da ogni accusa dopo aver dichiarato di essere un dark.

Secondo i giudici l’abbigliamento degli avventori del nightclub promuoveva uno stile di vita sessuale “non tradizionale” (non eterosessuale) e che al tempo stesso era “incoerente con l’immagine di un uomo con orientamento sessuale tradizionale”.

Alla fine solo due delle otto persone fermate sono state multate con una multa di 50mila rubli, mentre il nightclub Tipografia è stato costretto a chiudere i battenti perché il nuovo proprietario dei muri ha rescisso in maniera unilaterale il contratto di locazione per motivi non specificati.

L’episodio ha sollevato preoccupazioni sui diritti umani e ha attirato l’attenzione internazionale sulla situazione della comunità LGBTQIA in Russia e anche a livello internazionale.

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