Protesta a Seoul contro la decisione della Corte Suprema a favore della comunità LGBTQIA
Circa 230.000 persone hanno preso parte a una massiccia protesta per le strade di Seoul, capitale della Corea del Sud contro la comunità LGBTQIA.
Una preghiera collettiva.
Una manifestazione organizzata dai cristiani ultraconservatori contro la decisione della Corte Suprema che ha riconosciuto il diritto delle coppie dello stesso sesso di poter accedere al Servizio Sanitario Nazionale.
Un verdetto che ha scatenato le proteste degli ultra cristiani che hanno definito la decisione della Corte suprema, una “crisi dei principi fondamentali”. E non sono mancati cartelli con slogan come ad esempio “Proteggete i nostri figli dall’inquinamento di genere” oppure “Respingete la Legge antidiscriminazione”.
Contro la preghiera di protesta, si è svolta una seconda manifestazione organizzata da diverse associazioni LGBTQIA e gruppi religiosi progressisti per denunciare la retorica discriminatrice e al tempo stesso per difendere i diritti dell’intera comunità LGBTQIA coreana.