Adesso dopo i medici obbiettori di conoscenza che si rifiutano di applicare la Legge 194 relativa all’interruzione della gravidanza, troviamo i sindaci anzi un sindaco in particolare che non ha nessuna intenzione di celebrare le nozze tra persone dello stesso sesso.
Il Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin l’ha ribadito attraverso una intervista rilasciata al quotidiano Repubblica poi ripresa nel suo profilo Facebook personale il 10 luglio.
“Buondì e buona domenica a tutti La Famiglia può essere solo una: l’unione tra un Uomo ed una Donna”.
E se non fosse così? Secondo il pensiero del Sindaco di Rovigo si potrebbero aprire scenari contro natura accompagnati da ogni sorta di abominio.
“E se un bel giorno si presentassero in tre? E se qualcuno viene qua con un cavallo e vuole sposare quello? Mai e poi mai, con la fascia da sindaco, celebrerò un matrimonio tra due persone dello stesso sesso. Ci sono problemi più importanti da affrontare. Conseguentemente, per quanto mi riguarda, esistono solo Mamma e Papà. Genitore 1 e genitore 2 non è roba che mi riguarda”.
E inoltre: “Ed anche per questo che, questa mattina, insieme a Sua Eccellenza monsignor Pierantonio Pavanello, vescovo della diocesi di Adria e Rovigo, sarò a Mardimago di Rovigo, a festeggiare gli anniversari di matrimonio di tanti concittadini, in occasione della “Festa della Famiglia”.
Nella sostanza il Sindaco di Rovigo Massimo Bergamin non celebrerà nessuna unione civile tra persone dello stesso sesso ma delegherà ad altri il compito.
Alla fine è meglio così… in fin dei conti perché rovinarsi il giorno del proprio matrimonio?
Fonte: Rovigo Oggi