Il Primo Ministro Theresa May contro il Commonwealth omofobo

Il Primo Ministro Theresa May contro il Commonwealth omofobo

Durante i Commonwealth Games 2018 (Che si sono svolti in Australia) il tuffatore olimpico britannico Tom Daley ha rilasciato dichiarazioni di disappunto nei confronti delle Leggi anti-gay attualmente in vigore in 36 delle 53 Nazioni aderenti al Commonwealth britannico. Leggi omofobe retaggio della colonizzazione britannica.

Adesso è scesa in campo anche il Premier britannico Theresa May e l’ha fatto in occasione della riunione del Commonwealth Heads of Government Meeting che si è tenuta a Londra. Rivolgendosi agli altri Capi di Governo la May ha dichiarato che: “In tutto il mondo, leggi discriminatorie fatte molti anni fa continuano a influenzare la vita di molte persone, criminalizzando le relazioni omosessuali e non proteggendo donne e ragazze. Sono fin troppo consapevole che queste leggi sono state spesso messe in atto dal mio stesso paese. Allora avevano torto e ora hanno torto. Come primo ministro del Regno Unito, mi rammarico profondamente per il fatto che siano state introdotte tali leggi e il retaggio di discriminazione, violenza e persino la morte che persiste ancora oggi”.

Scuse in piena regola da parte del Regno Unito nei confronti dei cittadini LGBT+ del Commonwealth che ancora oggi subiscono abusi e discriminazioni per delle Leggi omofobe anacronistiche.

E continuando nel suo intervento: “Il Regno Unito è pronto a sostenere qualsiasi membro del Commonwealth che voglia riformare una legislazione obsoleta che renda possibile tale discriminazione, perché il mondo è cambiato”.

Una dichiarazione apprezzata da molte associazioni LGBT+ e un primo passo verso l’abolizione delle Leggi anti-gay retaggio dell’epoca coloniale britannica.