La campagna governativa russa contro la comunità LGBT+non si ferma e anzi cerca di dare la spallata finale
Il Ministero della Giustizia russo si è mosso contro il Russian LGBT Network, intentando una causa contro la Sphere Charitable Fondation, sua entità legale. Lo scopo è quello di bloccarla e renderla illegale su tutto il territorio russo. Secondo la documentazione prodotta dal Ministero della Giustizia per il tribunale, si sostiene che “tutte le attività di Sphere sono contrarie alla politica statale volta a preservare, espandere e sviluppare il capitale umano”.
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Diciamo da subito che questa Rete LGBT russa – che raggruppa diverse organizzazioni sparse in 13 regioni – si è attività in prima persona a evacuare i sopravvissuti della pulizia etnica in Cecenia, gestito delle hotline di supporto per le persone LGBT+ e organizzato anche il primo Pride a San Pietroburgo.
Però per il Governo centrale di Mosca, le azioni della Rete LGBT russa mirerebbero a diffondere le opinioni LGBT+ e al tempo stesso a “cambiare la legislazione federale russa riguardante il movimento LGBT+” in particolare la ‘Legge di propaganda gay’ che vieta la promozione di argomenti queer ai minorenni.
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Igor Kochetkov – fondatore della Sphere Charitable Network nel 2011 – ha dichiarato, senza tanti giri di parole che si tratta di pura persecuzione politica ai massimi livelli e fatta alla luce del sole.
La repressione di Mosca nei confronti delle attività LGBT+ continua su un livello massimo.
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