Grindr bandita in Cina

Grindr bandita in Cina

Pechino continua la sua lotta per la moralizzazione della popolazione cinese

Grindr – la app più famosa per incontri gay – è scomparsa da diversi app store in Cina dove il Governo ha rafforzato il controllo su internet, eliminando comportamenti online ritenuti lesivi alla popolazione.

Alessandro Zan Uomo dell’Anno ai Gay.it Awards 2021

Da circa un mese l’autorità informatica sta conducendo una vera e propria guerra per eliminare tutti i contenuti illegali e sensibili per il periodo del Capodanno lunare e per le Olimpiadi Invernali che si svolgeranno in Cina a febbraio.

Anche se l’omosessualità è stata depenalizzata nel 1997, il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ancora vietato e al tempo stesso tutto quello che riguarda la comunità LGBTQ resta un tabù. E come riporta The Guardian la stessa comunità LGBTQ è messa sotto pressione dal Governo di Pechino con la censura web e le rappresentazioni di storie d’amore gay vietate nei film.

Regno Unito e gli insegnati LGBT+ Friendly

Secondo l’Apple, gli sviluppatori di Grindr avrebbero già rimosso l’App Store cinese mentre i loro diretti concorrenti locali – esempio Blued – sono ancora disponibili per il download.

Suggerisci una correzione


In vendita su AMAZON

Ebook a 0.99 euro

Copertina rigida a 19.24 euro

Copertina flessibile a 12.48 euro

Clicca qui per acquistarlo!