La battaglia per i diritti civili delle persone LGBTQIA non si ferma
In Ghana continua la battaglia per contrastare la Legge anti-LGBTQIA, nonostante la decisione della Corte Suprema del 24 luglio 2024 ha confermato una Legge del 1960 che criminalizza le relazioni consensuali tra adulti dello stesso sesso.
Una decisione che a livello internazionale ha sollevato molte preoccupazioni, rafforzando le critiche nei confronti del Governo del Ghana per la sua politica anti-LGBTQIA.
Questa Legge definisce qualsiasi attività sessuale non conforme alle norme tradizionali – quindi solo tra uomo e donna – come “carnalità innaturale” ed è stata contestata su vari fronti. Nonostante tutto la Corte Suprema ha deciso che la Legge anti-LGBTQIA è valida, ampliandola anche all’utilizzo di giocattoli sessuali.
Mentre il Parlamento ghanese ha approvato il Disegno di Legge denominato “Human Sexual Rights an Family Values Bill” che prevede maggiori restrizioni in merito ai diritti LGBTQIA. E se sarà firmata dal Presidente del Ghana, ci sarà un aumento delle pene per le attività omosessuali e al tempo stesso criminalizzerà la promozione e il sostegno della comunità LGBTQIA ghanese.
Una situazione che potrebbe peggiorare ulteriormente per l’intera comunità LGBTQIA.