
Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump prosegue con la sua battaglia personale contro i cittadini LGBT. Una sua paranoia riguarda le persone transgender. In particolare la possibilità di licenziare i dipendenti transgender esclusivamente per il loro orientamento sessuale.
La prossima mossa dell’amministrazione Trump sarà quella di chiedere il via libera alla Legge alla Corte Suprema facendo presente che la legge sui diritti civili (Il Civil Rights Act) del 1964 prevede il divieto di discriminazione sul luogo di lavoro in base al sesso ‘biologico’ e non a quello che ci si sente.
Possiamo dire che il Civil Rights Act è una Legge ormai obsoleta e che dovrebbe essere aggiornata ai giorni nostri.
Donald Trump: “Giusto licenziare i lavoratori trans”
Le polemiche riguardo alla proposta della Casa Bianca non sono tardate, infatti, molte le associazioni a tutele dei diritti civili delle persone LGBT parlano apertamente di uno scandalo e di un passo indietro nel riconoscimento dei diritti civili.
“Il principio di uguaglianza è semplice e ovvio. E’ una disgrazia che il governo cerchi di limitare le norme anti-discriminazione”
Chris Geidner, di Justice Collaborative.
“La gente non realizza che la posta in gioco è elevata e va al di là delle comunità trans e LGBT, perché riguarda ogni persona che si scosta dagli stereotipi sessuali”
American Civil Liberties Union.
Il rischio di un Sì da parte della Corte Suprema è molto probabile, visto la maggioranza conservatrice.
Lavoratori della Shell costretti ad assistere al comizio di The Donald
Nel frattempo è scoppiato anche il caso dell’obbligo di partecipazione dei lavoratori a un comizio del Presidente Donald Trump.
Nello Stato della Pennsylvania i dipendenti di un impianto della Shell sono stati costretti dalla direzione a prendere parte al comizio di The Donald (13 agosto scorso) “senza protestare e senza nessuna forma di resistenza” con il ricatto di non essere pagati per quella giornata. Questo quanto riportato da La Repubblica e dal quotidiano locale il Pittsburgh Post Gazette.