La situazione dei migranti che stanno giungendo in Europa, si fa sempre più preoccupante e non passa giorno di leggere sui siti di informazione online articoli riguardanti le tragedie del mare e innumerevoli salvataggi da parte delle navi militari di varie nazioni europee.
Sappiamo benissimo che dietro a questi disperati, ci sono delle organizzazioni criminali che guadagnano sulla loro angoscia di fuggire dal loro inferno.
E se il traffico di immigrati fosse sovvenzionato da gruppi di potere statunitensi? E se questi fossero pagati per aumentare il flusso di migranti dalla Libia all’Italia?
Potrebbe trattarsi di fantapolitica e se poi la notizia è stata riportata dal sito “Sputnik Italia” (Questo quanto riporta il loro sito: Sputnik è una testata online registrata presso l’Autorità Federale Russa per la garanzia nelle comunicazioni, in data 17 novembre 2014. Certificato di registrazione numero EL-FS77-59867) si potrebbe definire come l’ennesima notizia di propaganda anti-statunitense però se la fonte arriva dall’Austria?
Il quotidiano austriaco “InfoDirekt” afferma di aver appreso queste informazioni sul triangolo Usa-Trafficanti-Migranti da un rapporto interno dei servizi d’intelligence militari austriaci“Österreichischen Abwehramts”. Il quotidiano in questione è molto vicino alle forze armate dell’Austria.
Un titolo che afferma: “Un Insider: gli Stati Uniti pagano i trafficanti (di immigrati) in Europa” anche se il testo dell’articolo non approfondisce molto.
Le varie organizzazioni di trafficanti di migranti hanno i loro listi prezzi in base alle aree di partenza e possono variare dai 7 ai 14 mila euro.
Cifre elevate come i loro guadagni illeciti ma i migranti come riescono a pagare il biglietto per l’Europa? La maggior parte di essi sono poveri, quindi chi paga per loro? E qui entrerebbero in gioco le associazioni esterne con i loro finanziamenti.
Le autorità austriache che si occupano dei richiedenti asilo politico, sono a conoscenza di questi “finanziamenti” ma nessuno dei migranti giunti in Austria ha mai fatto parola su questo tema, neppure con la protezione dell’anonimato.
I Servizi Segreti austriaci: “Si è intuito che organizzazioni provenienti dagli Stati Uniti hanno creato un modello di co-finanziamento e contribuiscono a gran parte dei costi dei trafficanti. Le stesse organizzazioni che, con il loro lavoro incendiario, hanno gettato nel caos l’Ucraina un anno fa”.
Organizzazioni non governative statunitensi bracci destri del Dipartimento di Stato statunitense o di Georges Soros (Uno degli uomini più ricchi e potenti al mondo).
Alla fine dell’articolo della rivista austriaca “InfoDirekt” è lanciato un appello a giornalisti, autorità e anche all’Intelligence perché inizino a fare delle indagini per recuperare prove concrete a sostegno delle accuse di una regia occulta degli sbarchi dei migranti in Europa.
Oltre al “Business dei trafficanti” esiste il “Business dell’assistenza” tutto legale per altro e finanziato dai vari Stati nazionali.
Anche in Austria come in Italia esiste un vero e proprio business sulla pelle dei migranti, infatti,un’azienda specializzata all’aiuto dei richiedenti asilo ha ricevuto la sovvenzione statale di 21 milioni di euro per l’assistenza nelle varie pratiche burocratiche e per quanto riguarda il loro mantenimento.
E non stiamo parlando di un’associazione senza scopo di lucro ma di una e vera propria azienda con sede principale in Svizzera.
L’ORS Service AG è di proprietà della “British Equistone Partners Europa” una finanziaria che fa a capo alla “Barclays Bank” multinazionale finanziaria conosciuta anche come “La Corazzata Rotschild”.
Quindi non solo le associazioni di trafficanti a guadagnare sulla pelle di queste persone allo sbando ma quindi l’invasione dell’Europa da parte dei migranti sia calcolata per speculare oppure esiste anche dell’altro?
Circa 4 mesi fa, Thierry Meyssan ha rilanciato l’ipotesi riguardante il vero motivo di questa invasione, individuando la causa non negli effetti collaterali dovuti ai vari conflitti in Medio Oriente ma in un piano del Governo di Washington da lui stesso chiamato “La Teoria del Caos”.
Questa teoria del Caos afferma che: “Il principio di questa dottrina strategica può essere così riassunto: il modo più semplice per saccheggiare le risorse naturali di un Paese sul lungo periodo non è occuparlo, ma distruggere lo Stato. Senza Stato, niente esercito. Senza esercito nemico, nessun rischio di sconfitta. Da quel momento, l’obiettivo strategico delle forze armate USA e dell’alleanza che esse guidano, la NATO, consiste esclusivamente nel distruggere Stati. Ciò che accade alle popolazioni coinvolte non è un problema di Washington”.
Inoltre “Le migrazioni nel Mediterraneo, che per il momento sono soltanto un problema umanitario (200.000 persone nel 2014), continueranno a crescere fino a divenire un grave problema economico. Le recenti decisioni dell’UE (…) non serviranno a bloccare le migrazioni, ma a giustificare nuove operazioni militari per mantenere il caos in Libia (e non per risolverlo)”.
Alla fine (Il probabile) l’intento degli Stati Uniti d’America sarebbe di “convincere” i vari Governi europei a partecipare ad azioni militari in Libia (Come accaduto in Siria e in Ucraina) che sono del tutto impreparati a quelle paludi per poi chiedere il loro aiuto (N.d.r. Stati Uniti d’America) per legarci a doppio filo.
Questa tesi è stata riportata da Maurizio Blondet nel suo Blog personale (Giornalista in pensione che ha collaborato presso Gente, Il Giornale, L’Avvenire, La Padania. http://www.maurizioblondet.it/).
Tesi di un complotto internazionale create da una fervida immaginazione?
Realtà di un complotto organizzato per altre guerre inutili?
Sì. No. Non so. Forse.
Il vero problema sono i numeri dei migranti che si stanno ammassando ai confini dell’Europa.
Un’Europa alle prese con una crisi economica di cui non s’intravede la fine e all’orizzonte le nubi nere provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese non fanno ben sperare
Un’Europa che rischia di implodere sotto il peso dei migranti, dalle divisioni tra Nazioni, dalla miopia di determinati governanti e dalla guerra tra poveri che potrebbe scoppiare a breve, alimentata dall’odio, dalla disperazione e dal razzismo.
Fonte: Google News; Sputnik Italia; Maurizio Blondet; Verosimilmente Vero Blog.
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