Dal 6 marzo sarà nei cinema “Io non sono nessuno”, il film su Mariasilvia Spolato, la prima lesbica italiana dichiaratamente gay

Dal 6 marzo sarà nei cinema “Io non sono nessuno”, il film su Mariasilvia Spolato, la prima lesbica italiana dichiaratamente gay

Il film ripercorre la vita di una figura storica e rivoluzionaria del movimento per i diritti civili del movimento LGBTQIA italiano

In uscita il 6 marzo, alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, il film diretto da Geraldine OttierIo non sono nessuno”, che ripercorre la straordinaria e rivoluzionaria vita di Mariasilvia Spolato.

Una donna che ha lottato per i diritti civili della comunità LGBTQIA italiana, pagando un altissimo prezzo per il suo immenso coraggio di essere se stessa nell’Italia degli anni ’70.

Nata nel 1935 a Padova, Mariasilvia Spolato conseguì la laurea in matematica con il massimo dei voti, diventando un’insegnante nella scuola pubblica. La sua vita si intrecciò con Filippo, un ragazzo gay che gestiva la pensione dove alloggiava, e con Valeria, l’amore della sua vita, conosciuta all’interno del collettivo femminista Pompeo Magno.

La svolta nella sua vita e nell’intero movimento LGBTQIA si ebbe l’8 marzo 1972 a Roma, durante una manifestazione per i diritti delle donne, quando Mariasilvia Spolato tenne lo striscione del Fronte di Liberazione Omosessuale. Un gesto rivoluzionario per l’epoca in Italia, dove l’omosessualità era ancora considerata un reato dalla società.

Un gesto che però le fece perdere tutto. Il Ministero dell’Istruzione la licenziò dal lavoro perché ritenuta ‘indegna’, la sua famiglia la ripudiò e anche Valeria la abbandonò per la paura di fare la stessa fine di Mariasilvia. Così, si ritrovò da sola, diventando una senzatetto e vagabondando per le città italiane, fino a quando arrivò a Bolzano, dove rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 2018 in un centro per anziani.

Il film, con Erica Zambelli nel ruolo di Mariasilvia Spolato, è un viaggio emozionante attraverso le tappe più significative della sua vita. Si va dalla sua partecipazione al movimento femminista e alla fondazione della rivista “Fuori!” alla sua lotta per i diritti civili delle donne e della comunità LGBTQIA: il film esplora il coraggio e la resilienza di una donna che ha sfidato una società patriarcale e omofoba.

Un film da non perdere.

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