I tifosi della Nazionale di calcio del Messico continuano nei loro conti anti-gay durante le partite
Il primo luglio si è giocata allo State Farm Stadium di Glendale (Arizona) la partita di calcio della Copa America 2024 tra il Messico e l’Ecuador (Gruppo B), terminata in un pareggio (0 – 0). Messico fuori, Ecuador ai quarti di finale.
Una partita di calcio macchiata dai cori anti-gay da parte dei tifosi del Messico, non nuovi a queste manifestazioni di odio e razzismo.
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Oltre agli innumerevoli annunci, apparsi sul grande schermo dello stadio, è stato visualizzato anche uno in lingua spagnola.
“L’arbitro ha indicato che la partita potrebbe essere sospesa a causa di un comportamento discriminatorio tra gli spettatori. La discriminazione negli stadi di calcio non è tollerata. Se continua così, la partita sarà sospesa ed eventualmente annullata”.
Presente tra i tifosi messicani, Jorge Maynez (38 anni) uno dei candidati alla Presidenza del Messico del 2 giugno scorso che sul suo profilo X ha deplorato il comportamento dei suoi stessi connazionali.
‹‹La stessa gioia che provi quando sei con migliaia di messicani che guardano la tua squadra si trasforma in vergogna quando senti questo grido discriminatorio nel mese del Pride. (…) Che questa sia l’ultima volta che si grida qualcosa contro i diritti e le libertà in una partita della Nazionale… mai più quel grido. (…) È un orgoglio avere questa bandiera, è un orgoglio avere questo scudo; ma per favore, che questa sia l’ultima volta che si sente qualcosa a favore della discriminazione››.
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La Confederazione CONMEBOL che ha organizzato la Copa America utilizza per i cori discriminatori il protocollo FIFA che si articola in tre fasi in cui gli arbitri possono: fermare, sospendere o terminare la partita in caso della prosecuzione dei cori discriminatori.
E se questi cori omofobi dovessero verificarsi durante lo svolgimento della Coppa del Mondo di Calcio 2026 (Canada, Messico e Stati Uniti d’America), in particolare, durante le partite in Messico, la FIFA potrebbe essere sottoposta a pressioni per intraprendere azioni più decisive contro l’omofobia dei tifosi messicani.