In Gran Bretagna per festeggiare il solstizio d’estate molte persone si recano al sito archeologico di Stonehenge, mentre in Cina, più precisamente nella città meridionale di Yulin, i residenti organizzano ogni anno un festival culinario a base di carne di cane!
Ebbene sì! Il consumo di carne di cane e gatto è una tradizione millenaria e ben radicata nella cultura popolare cinese e anche in altre culture orientali come ad esempio il Vietnam, la Corea del Sud, la Tailandia, l’India, l’Indonesia e le Filippine. Il consumo di carne di cane è maggiore rispetto a quella di gatto, poiché alcune credenze affermano che lo spirito del gatto ‘mangiato’ torni a tormentare il suo assassino mentre la carne di cane, il discorso è più triste, perché mangiare questo tipo di ‘carne’ proprio durante il solstizio d’estate si dice che protegga la persona dal freddo dell’inverno, senza contare le altre ‘proprietà curative’ che non hanno nessun tipo di validità scientifica.
Questa pratica vista con gli occhi del resto del mondo appare crudele, disgustosa e sanguinaria, perché i cani e i gatti sono considerati animali da compagnia. Coccolati, amati e curati dai padroni, ma esiste anche l’altra faccia della medaglia con gli abbandoni indiscriminati prima della stagione estiva, combattimenti illegali tra cani, organizzati da organizzazioni criminali, maltrattamenti e altri crimini contro i nostri amici a quattro zampe che sono puniti con multe e il carcere.
Ogni anno in Cina finiscono nelle tavole dei ristoranti cinesi circa 10mila cani e 8mila gatti! Un genocidio a quattro zampe! Questa terribile strage è particolarmente praticata nel nord est della Cina e nelle regioni del Sud come Guizhou, Guangdong e Guangxi ma come ci si procura questo tipo di ‘carne’?
Principalmente catturando i randagi ma anche attraverso speciali allevamenti illegali e rapendo in casi estremi, gli animali dalle proprie abitazioni e una volta catturati, sono rinchiusi in gabbie anguste (dove non riescono neppure a muoversi) caricati in camion e trasferiti al macello per essere sterminati senza pietà.
Avvelenati con sostanze chimiche, sgozzati e fatti morire dissanguati, colpi a morte alla testa, uccisi per elettrocuzione (e la lista non è terminata) poi scuoiati e cucinati e serviti in numerosi ristoranti del Paese. In Cina il consumo e la vendita della carne di cane e gatto non sono illegali ma negli ultimi anni, grazie alla mobilitazione di associazioni animaliste internazionali e cinesi nel 2011 si è riuscito a fermare l’ennesimo festival a base di carne di cane e gatto nella provincia di Zhejiang orientale anche se il Governo di Pechino ha negato l’esistenza formale di questi terribili festival della morte.
Alla fine il Governo cinese ha imposto ai ristoratori di rimuovere dalle vetrine e dal loro menù ogni riferimento a quel tipo di ‘carne’ ma ancora nessun divieto per il consumo e la vendita!
L’Associazione Animal Equality ha condotto diverse indagini in Cina su questa ‘mattanza’ raccogliendo testimonianze, foto e filmati che sono stati utilizzati dagli attivisti cinesi del Centro Volontari di Guangzhou per denunciare questi atroci delitti alle autorità locali. Un macello e 33 rivenditori di carne di cane e gatto sono stati chiusi dalle autorità ma solo per un problema di bio sicurezza, in quanto i proprietari di questi lager non possedevano la documentazione richiesta (Certificazione di origine e vaccino per ogni animale) e non per maltrattamenti e uccisioni indiscriminate di essere viventi! La battaglia prosegue!
Ti invito a firmare la petizione di Animal Equality al Governo di Pechino contro il genocidio a quattro zampe!
Fonti: “Senza voce; Daily Mail; Animal Equality UK; Animal Equality Italy”