Anno nuovo, novità in arrivo, infatti, è di pochi giorni fa l’annuncio della CIE ovvero la Carta d’Identità Elettronica.
Il 30 dicembre scorso, il Ministro degli Interni Angelino Alfano ha dato il via libera alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge con le regole di emissione della norma, prevista dal DL “Enti Locali”, elaborata insieme ai Ministeri dell’Economia e Finanza, della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione.
La Carta d’Identità Elettronica era in cantiere dal lontano 1997 (Circa 20 anni) con alcune sperimentazioni con il rilascio di alcune carte d’identità elettroniche, addirittura si era pensato di creare un documento digitale unificato con l’incorporazione anche della tessera sanitaria, ma non ebbe seguito.
Le novità della nuova Carta d’Identità Elettronica?
Esempio le impronte digitali (Esclusi ovviamente i minorenni) e per i cittadini maggiorenni la possibilità di poter indicare la volontà o meno della donazione dei propri organi, e oltre al numero di codice fiscale, compariranno anche i nomi dei genitori. Un PIN permetterà al cittadino l’accesso ai servizi online dedicati e un microprocessore (Situato all’interno della tessera) servirà a memorizzare i dati.
Il rilascio della nuova Carta d’Identità Elettronica?
Semplicemente facendo richiesta di rilascio presso l’ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza (In caso di cittadini italiani residenti all’estero bisogna rivolgersi al Consolato) dove saranno acquisiti direttamente “Dal richiedente gli elementi biometrici primari” poi quelli “secondari”, “la firma e il dato facoltativo relativo alla volontà di donazione o diniego di organi e tessuti” in caso di decesso (Consenso valido solo per i cittadini maggiorenni). Naturalmente, in caso di ripensamento sulla donazione degli organi e dei tessuti, si potrà modificare la propria volontà, semplicemente contattando l’Asl di appartenenza, le aziende ospedaliere, gli ambulatori di medicina generale o i centri regionali per i trapianti.
E per il problema della Privacy dei cittadini relativi ai dati sensibili?
In quel caso ci penserà il Garante a vigilare sulla sicurezza sia dei dati e sia sul sistema del trattamento dei dati personali, assicurando l’aggiornamento del sistema e alle direttive europee.
Quindi dopo 20 anni anche l’Italia sarà, finalmente la sua Carta d’Identità Elettronica, ma all’articolo 4 del decreto avverte che non sarà obbligatoria: “La richiesta del rilascio della ‘Cie’ è presentata dal cittadino presso l’ufficio anagrafico del Comune di residenza”.
Un fallimento annunciato sovvenzionato da soldi pubblici?
Fonte: Google News; La Repubblica; Verosimilmente Vero Blog.