Se l’Australia in questi giorni sta votando l’approvazione del matrimonio gay, l’Austria è andata oltre chiudendo la sua pratica sui diritti civili LGBT.
La Corte Costituzionale austriaca ha deciso di dare il via libera dal 2019 ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. In questo modo l’Austria si unisce alle altre nazioni europee come la Spagna, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania, dove è stato legalizzato il matrimonio gay.
In Austria dal 2010 esistono le unioni civili tra persone dello stesso sesso che con l’introduzione del matrimonio non saranno eliminate, ma allargate alle coppie eterosessuali.
La Corte Costituzionale austriaca ha preso questa storica decisione perché l’attuale legislatura in materia di unioni “suggeriva che le persone omosessuali sono diverse dagli eterosessuali” e “non poteva essere mantenuta senza discriminazione”.
E l’Italia resta ancora bloccata nel suo immobilismo omofobo e bigotto.