Approvata in Ungheria la controversa Legge che vieta il Pride
La normativa, promossa dal Governo ungherese a guida Viktor Orbán vieta tutti gli eventi pubblici che – secondo la Legge – violerebbero la “Legge sulla protezione dei minori”. E in particolare qualsiasi manifestazione che promuova l’omosessualità, il cambio di sesso con sanzioni molto severe per gli organizzatori e i partecipanti.
Approvata il 18 marzo scorso, la Legge ha sollevato molte preoccupazioni per il fatto dell’uso di tecnologie del riconoscimento facciale per l’identificazione dei partecipanti alle manifestazioni. Una chiara violazione della privacy e dei diritti umani e l’ennesima stretta sui diritti civili della comunità LGBTQIA ungherese.
L’Unione Europea – attraverso la Commissione Europea – ha reagito con fermezza, annunciando una procedura d’infrazione contro l’Ungheria di Viktor Orbán.
“La nostra è un’unione di libertà e uguaglianza. Tutti dovrebbero poter vivere e amare liberamente” (Michael McGrath – Commissario EU per la Giustizia).
Si tratta di un nuovo capitolo dello scontro tra l’Unione Europea e l’Ungheria in fatto di diritti civili. La comunità internazionale attende ora di vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le prossime mosse dell’Unione Europea.