La Georgia si inserisce nella lista delle nazioni anti-LGBTQIA
Alla fine il Parlamento della Georgia ha approvato in terza lettura (quindi in via definitiva) la Legge che limiterà i diritti dei cittadini LGBTQIA. Legge presentata nel marzo scorso dal partito Sogno Georgiano, al potere dal 2012 e che darà al Governo il potere di vietare incontri pubblici e manifestazioni LGBTQIA come il Pride, il divieto di esibire in luoghi pubblici la bandiera Rainbow (simbolo del movimento internazionale LGBTQIA) e ovviamente forme di censure di libri e film a tema LGBTQIA.
Nessun voto contrario da parte dell’opposizione che in questo momento sta boicottando i lavori del Parlamento a causa della Legge sugli “agenti stranieri”.
Salome Zourabichvili, Presidentessa della Georgia, potrebbe mettere il veto alla Legge anti-LGBTQIA ma avendo la maggioranza Sogno Georgiano potrà respingerlo.
«Questa legge è la cosa più terribile che potesse accadere alla comunità LGBTQIA in Georgia», ha dichiarato all’agenzia Reuters Tamara Jakeli, direttrice del Pride di Tbilisi, e la sua organizzazione potrebbe essere costretta a interrompere le attività.