Usa. Pasticceri anti-gay multati di $135mila

Nel 2013 Melissa e il suo socio Aaron, titolari di una pasticceria nello Stato dell’Oregon si rifiutarono di preparare una torta nuziale per una coppia lesbica e per quel rifiuto furono denunciati per violazione della legge anti-discriminazione e a distanza di due anni sono stati ritenuti colpevoli e condannati a pagare una multa da 135mila dollari come risarcimento danni (Circa 124mila euro). torta-multicolore

La motivazione che spinse i due titolari della pasticceria a rifiutare quell’ordine, si può trovare nelle loro rispettive convinzioni etico-religiose che non riconoscono le unioni civili omosessuali, considerate contro il volere di Dio che “autorizzasolo le unioni tra uomo e donna.

A questo punto un portavoce del Dipartimento anti-discriminazione ha fatto chiarezza su quanto prevede la seguente legge, affermando che l’obiezione di coscienza è legale solo per le organizzazioni religiose e per le scuole ma non per gli esercizi commerciali. Nella sostanza è conforme alla legge discriminare o escludere un cittadino omosessuale da una comunità religiosa, se contrasta con il credo della stessa comunità religiosa però nessun commerciante, può rifiutarsi di fornire un servizio a un cittadino omosessuale.

Se Melissa e Aaron, invece di vivere nello Stato dell’Oregon fossero stati originari dello Stato dell’Indiana, la loro decisione di non servire la coppia di lesbiche non avrebbe avuto nessuna conseguenza legale, grazie alla tanto odiata e discussa legge “Religious Freedom Restoration Act”.

Vietato_Entrare_LGBT

Testo di legge che prevede che qualunque commerciante o impresa di servizio possa rifiutarsi di servire coppie perché il loro culto religioso riconosce solo il matrimonio tra uomo e donna senza rischiare di essere denunciati per discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

Nello Stato dell’Indiana la proprietaria della pizzeria “Memories Pizza”, la signora Crystal O’Connor appena approvata la legge “Religious Freedom Restoration Act” aveva rilasciato una dichiarazione alla stampa in cui affermava che nel caso si fosse presentata una coppia gay nella sua pizzeria con la richiesta di una “pizzata matrimoniale”, si sarebbe rifiutata di servili, anche se nessuno organizzerebbe un banchetto di nozze a base di pizza. Dopo questo annuncio la pizzeria “Memories Pizza” ha dovuto organizzare una raccolta fondi a causa della paura di chiudere per colpa delle minacce ricevute raccogliendo quasi 804mila dollari ma il caso della signora Barronelle Stutzman è simile alla vicenda di Melissa e Aaron con una piccola differenza.

La signora Barronelle Stutzman, proprietaria di un negozio di fiori nel 2013 si era rifiutata di servire una coppia gay per il loro matrimonio, subendo una denuncia e una multa di ben 1mille dollari ma senza perdere la speranza, la signora è corsa subito ai ripari, creando una raccolta fondi per evitare la chiusura della sua attività. Una raccolta fondi che le ha permesso di raccogliere una somma che si aggira intorno agli 120.646,00 dollari.

Anche per Melissa e Aaron è partita una campagna di solidarietà che in pochi giorni hanno superato la soglia dei 100mila dollari, ma purtroppo per loro la campagna è stata chiusa con l’accusa di aver “raccolto denaro con finalità illegali”. Accuse respinte ai mittenti da parte di Melissa che si è subito affrettata a devolvere l’intera donazione a favore dellaBorsa samaritana”, un fondo collegato alla Chiesa evangelica.

 

 

 

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