L’inchiesta vaticana sui casi di pedofilia coperti dal Cardinale George Pell (Prefetto della Segreteria per l’Economia e membro del consiglio di Cardinali per la Riforma della Curia) accaduti in Australia ha preso ufficialmente il via con la prima udienza di fronte (In videoconferenza Roma – Sidney) alla Commissione Governativa Australiana che indaga sugli abusi sui minori da parte di religiosi.
L’udienza si svolge in videoconferenza, a causa dello stato di salute dello stesso Cardinale George Pell che ha ottenuto il permesso di testimoniare da Roma, presso l’hotel Quirinale dove saranno presenti nella stessa stanza del Cardinale un gruppo di seminaristi australiani e anche una delegazione delle vittime degli abusi.
Le indagini relative sugli abusi sessuali su minori da parte dei preti avvenuti in Australia hanno dimostrato (Se ce ne fosse ancora bisogno) un modus operandi di insabbiamento per tutte le Nazioni in cui sono accadute queste violenze. Gli autori di questi crimini sessuali invece di essere consegnati alla giustizia per essere processati e condannati, erano trasferiti in un’altra parrocchia con il beneplacito del Vescovo di turno. Un rimedio che trasferire l’orrore in un’altra parrocchia mentre le vittime i loro familiari subivano ogni tipo di pressione per evitare lo scandalo, trasformandoli da vittime a nemici della Chiesa Cattolica.
Ordinato sacerdote nel 1966 nella diocesi australiana di Ballarat con il tempo il Cardinale Pell ha ricoperto la carica di consigliere presso il Vescovo Ronald Austin Mulkearns (85 anni) sotto inchiesta per l’accusa di insabbiamento di alcuni casi di pedofilia avvenuti presso la sua diocesi e al tempo stesso per aver eliminato documenti compromettenti riguardanti quei casi di violenza.
Nominato Vescovo ausiliare di Melbourne (1987) nel 1996 ne diviene Arcivescovo e la stessa Commissione governativa australiana ad affermare che lo stesso Cardinale Pell aveva responsabilità (Essendo in quel periodo Vescovo ausiliare) per la zona dell’arcidiocesi in cui fu trasferito uno dei preti accusati di violenza sessuale su minori. A questo punto lui non poteva non sapere, anche se il Cardinale Pell continua a negare le accuse di aver coperto gli abusi sessuali sui minori, in quanto non era a conoscenza.
Il Cardinale Pell durante questa prima udienza non ha minimizzato il fenomeno della pedofilia ecclesiastica, rilevando l’indifferenza da parte della curia negli anni passati: “Non sono qui per difendere l’indifendibile. La Chiesa ha commesso errori enormi e sta lavorando per porvi rimedio” e inoltre ha dichiarato che la stessa Chiesa Cattolica ha “gestito in modo sbagliato le cose e ha fallito con le persone”.
Le domande dell’Avvocato della Commissione australiana, Gail Furness si sono concentrate sulle conoscenze del Cardinale Pell a Ballarat e Melbourne e anche il momento in cui ha saputo degli abusi sessuali.
In quest’udienza sono stati trattati 2 casi specifici quello relativo a Monsignor John Day e di Padre Gerald Ridsdale che si trova in prigione per i suoi crimini.
Nel caso di Monsignor John Day, il Cardinale Pell ha dichiarato di sapere delle accuse nei confronti di Day ma che al tempo stesso il diretto interessato le ha negate mentre per il caso di Padre Gerald Ridsdale (Per qualche mese hanno abitato entrambi nel presbiterio) ha detto di non aver mai saputo di quelle accuse. E in particolar modo ha respinto con sdegno l’accusa di corruzione nei confronti del nipote dello stesso Padre Ridsdale, vittima anche lui di violenza sessuale.
“Una catastrofe per la Chiesa” il giudizio del Cardinale Pell nei confronti del Vescovo emerito di Ballarat, Monsignor Mulkearns per la gestione del caso di Padre Ridsdale. Lo stesso Vescovo Pell ha riconosciuto l’errore di non aver creduto alle vittime ma agli aguzzini: “Devo dire che in quell’epoca, se un prete negava questo tipo di comportamenti, io ero fortemente incline a credergli”.
Oltre a questi 2 casi, si è discusso anche degli abusi sessuali avvenuti nelle scuole di Ballarat, gestite dai Fratelli Cristiani e anche in questo caso, il Cardinale Pell ha respinto le accuse di aver ignorato contro l’insegnante del St. Patrick College, Edward Dowlan negli anni Settanta: “Avevo sentito qualche voce di comportamenti inadeguati e avevo concluso che riguardassero comportamenti pedofili”.
Edward Dowlan è stato condannato pe assalti sessuali su 20 ragazzini alla pena di 6 anni di reclusione. A questo punto lo stesso Cardinale Pell ha dovuto ammettere che gli erano giunti degli avvertimenti dagli stessi parrocchiani che affermavano che uno dei Fratelli Cristiani, Leo Fitzgerald (Che nuotava nudo insieme agli studenti) aveva l’abitudine di baciare i bambini.
Secondo il Cardinale Pell il baciare non è un atto sessuale: “È certamente inusuale… ma nessuno ci disse che dovevamo fare qualcosa su questo”.
Fonte: Pubblicato in precedenza su Verosimilmente Vero Blog